Quindi, in generale, se ho una forma quadratica, questa può essere anche indefinita ma ci potranno essere sottospazi su cui sarà definita positiva/negativa di dimensione massima uguale al numero di autovalori del segno corrispondente.
Cioè: se ho una forma quadratica indefinita e dalla sua matrice associata trovo 2 autovalori negativi, 1 positivo e uno nullo (ad esempio) potrò avere sottospazi di dimensione massima 2 su cui la forma sarà definita negativa,
sottospazi di dimensione massima 1 su cui la forma sarà definita positiva,
sottospazi di dimensione massima 1 su cui la forma sarà nulla...
e per i casi di semidefinita positiva e negativa?
Se invece già dall'inizio la forma quadratica è definita positiva, vuol dire che su ogni sottospazio sarà definita positiva?
Detto questo...scrivo un sottospazio come combinazione lineare della sua base e poi come vettore unico e sostituisco nella forma quadratica per verificare che la forma quadratica sia definita positiva/negativa/nulla su quel sottospazio...
Mentre uso il completamento dei quadrati sulla forma quadratica per "scoprire" su quali sottospazi la forma sarà definita positiva/negativa/nulla...
E' giusto tutto ciò?!
![Confused :?](./images/smilies/icon_confused.gif)