Ragionandone insieme, probabilmente abbiamo trovato la risposta alla domanda
Prendiamo come riferimento la tabella dei limiti notevoli con relativa dimostrazione del limite in esame :
A questo punto... se l'esponente di e non e' semplicemente x, ma x*f(x) (come puo' essere un qualsiasi mostro(x)), la dimostrazione cede nel punto in cui si pone che per x->0, z->0. Quindi non e' possibile stabilire a priori come si comporti il limite, va studiata nello specifico f(x) e risolto tutto di conseguenza.
Ci sono obiezioni a questa interpretazione?
dubbio da semiprecorso
- andrea.ceravolo
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- andrea.ceravolo
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Rendiamo pubblica una discussione privata, potrebbe aver valore didattico (o comico) per qualcuno
Come scrivevo prima, va studiato cosa fa quello che ho precedentemente chiamato f(x).
Nel caso specifico: avremmo x * ln(3+x) = ln(1+z) : il nostro f(x) e' ln(3+x).
Allora... per x che tende a 0, z tende a 0? Si: viceversa, per z che tende a 0, x*ln(3+x) a cosa tende?
Nota: qua inizia il terreno accidentato: non so bene come esplicitare con rigore i ragionamenti che ho fatto.
O tende a -2, o tende a 0. 0 mi torna comodo, -2 no, e non so bene come escluderlo... probabilmente, posso gia' escluderlo perche' salterebbe fuori una cosa tipo [ -2 = (1+0)/0 ], che non e' il massimo della legittimita'.
Se tende a 0, invece, mi trovo una cosa simpatica: 0 = (1+0)/ln(3)... che prontamente inserisco nel limite !
lim z->0 (z/ln(1+z))/ln(3+x).
Per la dimostrazione del limite notevole precedentemente mostrata, ci ritroviamo con lim z->0 ln(3+x) * 1/[un limite notevole che farebbe 1].
X segue e tende a 0: risultato finale, ln(3) * 1 = ln(3). Stessa cosa per e^(x*ln(2+x))
Se ho commesso grossolani errori, mettetemeli in evidenza, perche' da solo non li vedo
E se trovate un modo piu' rigoroso di dire quel che ho detto, fatemelo sapere, perche' non lo so
Come scrivevo prima, va studiato cosa fa quello che ho precedentemente chiamato f(x).
Nel caso specifico: avremmo x * ln(3+x) = ln(1+z) : il nostro f(x) e' ln(3+x).
Allora... per x che tende a 0, z tende a 0? Si: viceversa, per z che tende a 0, x*ln(3+x) a cosa tende?
Nota: qua inizia il terreno accidentato: non so bene come esplicitare con rigore i ragionamenti che ho fatto.
O tende a -2, o tende a 0. 0 mi torna comodo, -2 no, e non so bene come escluderlo... probabilmente, posso gia' escluderlo perche' salterebbe fuori una cosa tipo [ -2 = (1+0)/0 ], che non e' il massimo della legittimita'.
Se tende a 0, invece, mi trovo una cosa simpatica: 0 = (1+0)/ln(3)... che prontamente inserisco nel limite !
lim z->0 (z/ln(1+z))/ln(3+x).
Per la dimostrazione del limite notevole precedentemente mostrata, ci ritroviamo con lim z->0 ln(3+x) * 1/[un limite notevole che farebbe 1].
X segue e tende a 0: risultato finale, ln(3) * 1 = ln(3). Stessa cosa per e^(x*ln(2+x))
Se ho commesso grossolani errori, mettetemeli in evidenza, perche' da solo non li vedo
E se trovate un modo piu' rigoroso di dire quel che ho detto, fatemelo sapere, perche' non lo so
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