Succ. ricorrenza 2, es 8
Succ. ricorrenza 2, es 8
la successione è
a(n+1)= n* (an)^3
Beh... non so come fare a dimostrare che tende a 0...
coi carabinieri non mi sembra interessante...
con la monotonia credo di dover dimostrare che 0<an<1...
ma non riesco a dimostrare an<1 ... non so come trattare la "n" che rende non autonoma...
a(n+1)= n* (an)^3
Beh... non so come fare a dimostrare che tende a 0...
coi carabinieri non mi sembra interessante...
con la monotonia credo di dover dimostrare che 0<an<1...
ma non riesco a dimostrare an<1 ... non so come trattare la "n" che rende non autonoma...
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zartom ha scritto:0<an<1/2<(1/2)^n
Poiché 1/2 è compreso fra 0 e 1, (1/2)^n non è maggiore di 1/2...
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Re: Succ. ricorrenza 2, es 8
Potresti dimostrare che a_n è compresa tra zero e 1/n. Per i carabinieri, essa tende a zero.
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Re: Succ. ricorrenza 2, es 8
Provo e ti faccio sapere!:D
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Re: Succ. ricorrenza 2, es 8
Per dimostrare che 0<an<1/n ho utilizzato l'induzione in questo modo, dimmi se può andar bene:
passo base: per n=1 0<1/2<1
passo induttivo: se 0<a_n<1/n, allora 0< a_n+1 < 1/(n+1)
Applico ad a_n la relazione per passare ad a_n+1 e la applico anche a 0 ed a 1/n senza cambiare il verso delle disuguaglianze:
0 < a_n+1 < n*(1/n)^3=1/n^2
A questo punto, se dico che 1/n^2 < 1/(n+1), è fatta...Ma devo utilizzare nuovamente l'induzione???:(
Spero di essere stata chiara nello scrivere...
[Ho dimostrato per induzione che 1/n^2 < 1(n+1)...Adesso dovrei essere sistemata, giusto?]
passo base: per n=1 0<1/2<1
passo induttivo: se 0<a_n<1/n, allora 0< a_n+1 < 1/(n+1)
Applico ad a_n la relazione per passare ad a_n+1 e la applico anche a 0 ed a 1/n senza cambiare il verso delle disuguaglianze:
0 < a_n+1 < n*(1/n)^3=1/n^2
A questo punto, se dico che 1/n^2 < 1/(n+1), è fatta...Ma devo utilizzare nuovamente l'induzione???:(
Spero di essere stata chiara nello scrivere...
[Ho dimostrato per induzione che 1/n^2 < 1(n+1)...Adesso dovrei essere sistemata, giusto?]
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Re: Succ. ricorrenza 2, es 8
Il problema è che n^2 > n+1 vale solo da n=2 in poi.
La dimostrazione da fare nell'induzione è che se a_n < 1/n, allora a_(n+1) < 1/n.
Estavolta n^2 >= n vale per ogni n.

La dimostrazione da fare nell'induzione è che se a_n < 1/n, allora a_(n+1) < 1/n.
Estavolta n^2 >= n vale per ogni n.

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Re: Succ. ricorrenza 2, es 8
Non so come ringraziarti....Mi sto dedicando davvero molto a questo esame, ma mi rendo conto di dovermi strutturare un po' di più su alcuni argomenti...
Ho scritto ciò che non mi torna di limiti e serie nelle apposite sezioni, se ci passi ed hai voglia di rispondermi mi fai un piacere immenso! Diciamo, a buon rendere!:)

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Re: Succ. ricorrenza 2, es 8
CoTareg ha scritto:La dimostrazione da fare nell'induzione è che se a_n < 1/n, allora a_(n+1) < 1/n.
Ehm, qui aveva ragione catarsiaffa. Volendo seguire la via indicata da CoTareg, per induzione uno dovrebbe dimostrare che


Ovviamente la veridicità o meno dell'affermazione dipende dal dato iniziale, che catarsiaffa si era dimenticata di indicare.
Re: Succ. ricorrenza 2, es 8
Il dato iniziale è a1= 1/2
Volevo un parere sulla fattibilità dell'usare il piano del rapporto a questa maniera:
dimostrato per induzione
dimostrato col rapporto.
Induzione:

Sfruttando l'ipotesi, n (sempre positivo) moltiplica a sua volta un numero positivo e questo giustifica (a mio avviso) tutti i passaggi.
Per il secondo step, ho qualche dubbio sulla "brutalità" dell'esecuzione:
Criterio del rapporto:

A questo punto posso cavarmela dicendo che il limite tende a zero per ordini di infinito?
Ovvero, n (che tende a + infinito) moltiplica una potenza, sempre positiva e comunque dipendente da n, che tende a zero più "velocemente" ?
Volevo un parere sulla fattibilità dell'usare il piano del rapporto a questa maniera:


Induzione:

Sfruttando l'ipotesi, n (sempre positivo) moltiplica a sua volta un numero positivo e questo giustifica (a mio avviso) tutti i passaggi.
Per il secondo step, ho qualche dubbio sulla "brutalità" dell'esecuzione:
Criterio del rapporto:

A questo punto posso cavarmela dicendo che il limite tende a zero per ordini di infinito?
Ovvero, n (che tende a + infinito) moltiplica una potenza, sempre positiva e comunque dipendente da n, che tende a zero più "velocemente" ?
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